La diga di gomma

Con “Diga di Gomma” si definisce un dispositivo medico utilizzato dai dentisti per eseguire alcune procedure terapeutiche. E’ un semplice foglio di gomma colorata che viene posizionato all’inizio della seduta odontoiatrica per isolare i denti su cui si dovrà lavorare dal resto della bocca.

Il dentista deve effettuare sul foglio di gomma dei fori attraverso i quali far passare i denti su cui si deve lavorare. Il foglio di diga va poi stabilizzato mediante degli uncini elastici e metallici, appositamente disegnati in base alla forma dei denti, che vanno adattati al dente distale e alla zona di lavoro. Si può rendere più facile il posizionamento lubrificando la parte interna della diga con un sapone neutro ed utilizzando un filo interdentale per farla scorrere tra i denti.

La diga di gomma è stata introdotta più di 150 anni fa nelle università americane per migliorare la qualità del lavoro dei dentisti e proteggere il paziente.

A cosa serve?

A proteggerti: con la diga di gomma è impossibile che liquidi irritanti e strumenti possano accidentalmente essere ingoiati. Inoltre, si riduce il rischio di danni accidentali ai tessuti molli con frese o strumenti taglienti a seguito di movimenti improvvisi.

A lavorare meglio: la diga di gomma permette di avere un campo operatorio pulito e asciutto. In questa condizione, tutti i materiali utilizzati per ricostruire i denti riescono ad esprimere le loro migliori proprietà. Questo perché i sistemi adesivi, utilizzati per incollare restauri in resina composita e in ceramica ai tessuti dentari, sono sensibili all’umidità durante le fasi della loro messa in opera, e quindi richiedono un ambiente asciutto per essere applicati e lavorati. La diga è anche indispensabile nelle devitalizzazioni, perché permette di lavorare con un campo disinfettato e isolato per tutto il tempo necessario.

A vedere meglio: una volta isolati, i denti da trattare appaiono più visibili e quindi anche più facilmente trattabili da parte dell’odontoiatra. La diga infatti svolge un’azione di retrazione delle guance, delle labbra, della lingua e delle gengive, consentendo all’operatore di avere una migliore visibilità sul dente. Inoltre la diga, creando uno sfondo cromaticamente uniforme, permette di concentrare la visione solo sulla zona di interesse dell’intervento odontoiatrico stancando meno l’occhio del dentista.

La diga va usata tutte le volte che si deve eseguire un’otturazione con i compositi, una devitalizzazione o la cementazione di intarsi e corone con alcuni tipo di resine o ceramiche. È quindi altamente consigliato il suo impiego, ma non è obbligatorio.

È scomoda?

Assolutamente no. La diga consente di respirare tranquillamente con il naso e di inghiottire la saliva. Inoltre, non obbliga il posizionamento in bocca di fastidiosi aspirasaliva né tantomeno di retrarre le guance con specchietti per poter vedere bene.

La diga potrebbe provocare un senso di costrizione iniziale, per cui potrebbe non essere utilizzata in pazienti con alcuni tipi di psicosi o persone diversamente abili poco collaboranti. Non è invece controindicato l’uso della diga nei bambini né in caso di allergia al lattice, in quanto esistono dighe di gomma sintetica che ne sono prive